Ordine, una parola che per noi tutti oggi sta ad indicare una regolare disposizione di più cose, le une rispetto le altre, ma in realtà questo termine nasce con accezioni diverse.
Il termine viene descritto per la prima volta nel trattato di Vitruvio De Architectura libri decem, risalente al I secolo a.C, un trattato che è stato fondamentale per i posteri in quanto è l'unica fonte pervenutaci dal mondo antico. Vitruvio, però, utilizzava questo termine per indicare un concetto di "bellezza", concetto caro alla filosofia greca, mentre utilizzava la parola genera per indicare il termine "ordine" nell'accezione da noi oggi utilizzata.
Solo nel Rinascimento ritroveremo il termine con l'accezione a noi nota, con Raffaello, che nella Lettera a papa Leone X usò il termine ‘ordinare’ nel senso di dare una regola proporzionale.
Egli descrive 3 ordini architettonici, dorico, ionico e corinzio, accennando ad un quarto, il toscano, ma sarà solo ad inizio '500 che verrà descritto anche il 5°, ossia l'ordine composito (o romano), dal Vignola. Gli ordini, poi, verranno disposti secondo una nuova cronologia, in cui si parte dal toscano, passando per dorico, ionico, corinzio ed infine composito.
In realtà il trattato di Vitruvio non divenne celebre e fondamentale per aver annotato scoperte eclatanti, ma bensì per aver annotato e tramandato nel tempo le tecniche architettoniche tipiche del mondo antico.
Gli ordini architettonici sono la trascrizione dei primitivi sistemi costruttivi in legno in qualcosa di più solido e duraturo, che possa sopravvivere negli anni, rendendo la classicità eterna. I sistemi architettonici si rifanno agli elementi naturali, e così la colonna nasce dall'albero, che innalzandosi verso l'alto e riducendo il suo diametro, dà sostegno alla sua chioma. Per questo nel 1753, l'abate Marc Laugier, nel suo Essay sur l'Architecture, individua le origini dei sistemi costruttivi nell'ordine, e più precisamente nel sistema trilitico della capanna primitiva, che nacque come esigenza di riparo per l'uomo.
Solo nel Rinascimento ritroveremo il termine con l'accezione a noi nota, con Raffaello, che nella Lettera a papa Leone X usò il termine ‘ordinare’ nel senso di dare una regola proporzionale.
Copertina del De Architectura Libri Decem
Egli descrive 3 ordini architettonici, dorico, ionico e corinzio, accennando ad un quarto, il toscano, ma sarà solo ad inizio '500 che verrà descritto anche il 5°, ossia l'ordine composito (o romano), dal Vignola. Gli ordini, poi, verranno disposti secondo una nuova cronologia, in cui si parte dal toscano, passando per dorico, ionico, corinzio ed infine composito.
In realtà il trattato di Vitruvio non divenne celebre e fondamentale per aver annotato scoperte eclatanti, ma bensì per aver annotato e tramandato nel tempo le tecniche architettoniche tipiche del mondo antico.
Gli ordini architettonici sono la trascrizione dei primitivi sistemi costruttivi in legno in qualcosa di più solido e duraturo, che possa sopravvivere negli anni, rendendo la classicità eterna. I sistemi architettonici si rifanno agli elementi naturali, e così la colonna nasce dall'albero, che innalzandosi verso l'alto e riducendo il suo diametro, dà sostegno alla sua chioma. Per questo nel 1753, l'abate Marc Laugier, nel suo Essay sur l'Architecture, individua le origini dei sistemi costruttivi nell'ordine, e più precisamente nel sistema trilitico della capanna primitiva, che nacque come esigenza di riparo per l'uomo.
Frontespizio dell'Essai sur l'architecture
MITI DEGLI ORDINI
- TOSCANO: così chiamato perchè i Pelasgi, una popolazione autoctona delle terre circostanti l'Egeo, trasferendosi in Etruria (attuale Toscana), edificarono templi ed edifici di questo tipo.
- DORICO: fu inventato da Doro, figlio di Elleno, quando costruì ad Argo un tempio dedicato ad Hera. In seguito, Ione decise quali fossero le proporzione di quest'ordine, ma nel momento in cui fu scelto per la costruzione di 13 colonne in Asia, non ricordandosi quali fossero le proporzioni del tempio di Doro ad Argo, si rifece a quelle del corpo umano e precisamente al rapporto che c'era tra la pianta del piede e l'altezza dell'uomo, pervenendo al rapporto di 1:6.
- IONICO: lo stesso Ione dovette edificare un tempio in onore della dea Diana, per cui scelse forme sinuose in onore della sua femminilità, come la forma del capitello che ricorda i capelli ondulati di una donna, ed un rapporto tra diametro della colonna e la sua altezza di 1:8.
- CORINZIO: questo mito nasce dalla morte di una giovane di Corinto poco prima delle sue nozze. La sua nutrice, per rimembrare la fanciulla pose sulla sua tomba un canestro contenente tutti i suoi oggetti personali e lo richiuse con una lastra di pietra. Poiché il canestro era stato posto casualmente su una pianta d'acanto, le foglie crebbero a tal punto da raggiungere la lastra lapidea e ripiegarsi su sé stesse una volta giunte ad essa, dando origine al capitello corinzio.
- COMPOSITO: combinazione di ordine corinzio e ionico, scelta dai Romani per ornare gli archi che si erigevano lungo le vie percorse dai trionfatori dopo le loro vittorie.
Partenope
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